Il sole accecante di luglio, la quiete estiva. È il 29 luglio del 1983 quando Rocco Chinnici, il magistrato che ideò il pool antimafia, venne assassinato dalla prima auto-bomba della mafia. Quarant’anni dopo, Trecento giorni di sole (Mondadori) è il racconto di un figlio che non ha avuto il tempo di parlare da uomo a uomo con suo padre, la storia di un magistrato che ha lottato per squarciare il velo su un fenomeno, quello mafioso, di cui pochi allora erano disposti a riconoscere l’esistenza. È il racconto di un uomo che ha sacrificato la vita in nome della libertà e della lotta alla mafia.
In dialogo con Elvira Terranova, Adnkronos.