Velasco Vitali

Velasco Vitali

Inizia la sua attività da autodidatta alla fine degli anni Settanta, lavorando con la grafica, la pittura e il disegno. Nel 1983 vince il Premio San Fedele e l’anno dopo viene invitato da Giovanni Testori a prendere parte alla mostra Artisti e Scrittori alla Rotonda della Besana, Milano. Nel 1986 ottiene la sua prima personale, a cura di Vittorio Sgarbi, presso la Compagnia del Disegno, Milano; nel 1999 partecipa alla XIII Quadriennale di Roma. Nel 2004 Electa pubblica Velasco 20, monografia sui primi vent’anni di lavoro con un contributo di Giulio Giorello e l’anno successivo le sue opere entrano nella collezione del MACRO. Nel 2011 è invitato al Padiglione Italia della 54. Biennale di Venezia, dove espone la scultura Veidrodis, presenta l’installazione Branco a Bruxelles e pubblica Apriti cielo, volume che raccoglie acquarelli sul tema del sacro. Tra le sue mostre più recenti si ricordano FUGA, a cura di Mark Gisbourne e Giacinto di Pietrantonio, Galleria Mazzoli, Modena; Veduta, a cura di Danilo Eccher, M77 Gallery, Milano; Branco , Reggia di Venaria, Torino; Sbarco, museo PART, Rimini; Goldwatch, Galleria Assab One, Milano; Spazi Capaci, a cura di Alessandro De Lisi, Comunità Capaci, Palermo.