Andrea Camilleri ha attraversato il Novecento e i primi due decenni del nuovo millennio con l’ostinazione di chi ha sempre concepito la scrittura come mestiere, non come mitologia. Dalla Vigata immaginaria alle case milioni di lettori e telespettatori, nazionali e non solo, Camilleri segna una delle traiettorie più iconoscibili della narrativa contemporanea, ridefinendo il romanzo seriale e il ruolo dell’autore come figura capace di coniugare progetto letterario, presenza pubblica e consapevolezza storica. Accanto alla delicatezza del grande scrittore siciliano resta, della sua opera, una lezione insieme letteraria e civile: l’arte come mestiere. Un esercizio di libertà, il racconto come dispositivo critico. E il racconto, sempre, come modo per stare dentro il proprio tempo senza farsene complice. Modera Federico Pontiggia, Il Fatto Quotidiano.
