La lezione di Prezzolini, nella dimensione culturale e ideale, con riferimento al pensiero conservatore generalmente inteso, è estremamente attuale.
Nel più longevo e prolifico intellettuale italiano del secolo scorso – di cui Gennaro Sangiuliano offre un’attenta lettura in Giuseppe Prezzolini. L’anarchico conservatore – è sempre stata evidente una traccia anarchica, connaturata ad una personalità che non sopportava le irreggimentazioni, i richiami delle mode, le lusinghe del potere e a tutto questo si opponeva tenacemente con l’intelligenza di uno spirito libero, ma anche con la consapevolezza che conservare una certa idea dell’Italia, legarla ad una visione decidente e partecipativa della democrazia, pretendere una sobrietà «risorgimentale» dai governanti era quanto di più «sovversivo».
In dialogo con lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore.